Ricercatrice
Manuela DI FRANCO
Roma, Sapienza
Area 06 – Scienze mediche
Care Colleghe e Cari Colleghi,
dal 19 al 25 gennaio 2017 si terranno le elezioni suppletive del CUN che riguardano anche l’area medica (06) per la quale dovranno essere eletti 1 PO, 1 PA e 1 Ric.
Come sapete sono stata la rappresentante dei ricercatori dell’area medica. In questi tre anni ho avuto modo di conoscere in modo approfondito le dinamiche universitarie e come in queste si inserisce la specificità della Facoltà/Scuole di Medicina. Sebbene il CUN sia un organo consultivo del Ministro e non legiferante, in questi anni sono state avanzate molte proposte di cui è stato tenuto conto. Prima fra tutte la nuova ASN, che per primo il CUN ha proposto con un meccanismo ” a sportello”, cioè con la possibilità di presentare la domanda tutto l’anno, con il superamento delle mediane e dell’età accademica senza penalizzare i più giovani. Il sistema è ancora perfettibile, ma credo migliorato rispetto al precedente.
Mi sono occupata direttamente della problematica della convenzione tra Policlinici Universitari e SSN promuovendo la raccomandazione che ha riportato all’attenzione il ruolo degli Universitari Medici nella triplice funzione di ricerca, didattica e assistenza.
Sono state esaminate le Scuole di Specializzazione per la quali è stato ribadito il ruolo centrale dell’Università nella formazione dello specializzando; sono stati ogni anno esaminati gli ordinamenti didattici delle facoltà mediche e delle professioni sanitarie.
Insieme agli altri ricercatori consiglieri del CUN, abbiamo promosso raccomandazioni, pareri e documenti su diverse questioni che riguardano i ricercatori sia a tempo indeterminato che determinato. In particolare nel documento “Per la «manutenzione» della l. 30 dicembre 2010, n. 240 (Le analisi e le proposte del Consiglio Universitario Nazionale) abbiamo proposto delle modifiche alla cosiddetta legge Gelmini chiedendo per quanto riguarda i ricercatori sia RTI e RTD, una razionalizzazione del pre-ruolo per ridurre il tempo di precariato, il rinnovo del piano straordinario per la progressione di carriera, la valorizzazione con incarichi didattici e nel nostro caso anche assistenziali. (www.cun.it)
Molto resta da fare in generale ed in particolare per i ricercatori che nella nostra area sono la spina dorsale dell’assistenza e della didattica, nonché spesso della ricerca. La valorizzazione delle professionalità in ambito didattico e assistenziale per chi non si è abilitato né intende farlo, la richiesta di fondi più volte reiterata per la progressione di carriera dei RTI ad esaurimento che hanno conseguito l’abilitazione scientifica, un efficace piano straordinario per i RTD con la riduzione e la semplificazione del precariato tempi certi per la fine dello stesso , sono a mio parere i punti qualificanti nel prossimo futuro.
In questi anni ho avuto contatti sia telefonici che via mail con molti di voi ed ho avuto modo di conoscere diverse realtà ed esigenze di cui ho cercato di portare le istanze. Penso che continuare questo lavoro possa essere utile per tutti e se ritenete che sia così vi chiedo, dal 19 al 25 gennaio 2017, di riconfermarmi come consigliere CUN, rappresentante dei ricercatori dell’area 06.
Cordiali saluti
Manuela Di Franco
Prof. Manuela Di Franco
Consigliere CUN area 06
Dipartimento di Medicina Interna
e Specialità Mediche- Reumatologia
Sapienza Università di Roma
Viale del Policlinico 155
00161 Roma
Tel 0649974639
manuela.difranco@uniroma1.it