LETTERA APERTA*
all’on. Maria Chiara Carrozza
ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
All’indomani del passaggio parlamentare che ha confermato il Governo nel suo ruolo, le Organizzazioni universitarie Le ribadiscono la richiesta, già espressa nelle scorse settimane, di un incontro urgente per affrontare insieme le numerose criticità che mettono a rischio la tenuta del Sistema universitario e compromettono lo sviluppo del Paese.
Nel darLe atto dell’apertura di un dialogo con le parti interessate – dialogo da cui i precedenti ministri si erano invece sistematicamente sottratti – e apprezzando alcuni risultati dell’unico incontro tenutosi nel giugno scorso (ad esempio, la fine dell’ingerenza ministeriale segnata dal ritiro dei ricorsi
contro gli statuti “troppo democratici” che prevedono l’elettività dei CdA), le Organizzazioni universitarie sottolineano con forza la necessità e l’urgenza di attivare con il Ministero un’interlocuzione costante, in grado di incidere sulle criticità e di prevenirne di nuove.
Se tale costante interlocuzione ci fosse stata, si sarebbe ad esempio potuto evitare il caos sui test d’ingresso e sul “bonus maturità” e si sarebbero potuti comprendere e affrontare al meglio i limiti dell’attuale sistema del diritto allo studio, falcidiato da anni di ingenti tagli.
Si approssimano in tempi brevissimi altri passaggi cruciali che rischiano di far implodere il Sistema universitario, come, ad esempio, quello relativo alle abilitazioni nazionali e quello connesso della programmazione triennale.
Relativamente alle abilitazioni, l’umiliante sequenza di continue proroghe e le numerosissime falle procedurali ammesse dallo stesso Ministero – dovute all’autoreferenzialità dell’ANVUR e dalla messa in opera di un modello valutativo screditato – stanno mettendo a grave rischio la possibilità di introdurre stabilmente una seria, credibile e utile cultura della valutazione. In assenza di risorse adeguate e di una efficace programmazione del reclutamento, la gestione successiva del flusso di abilitati e respinti sarà ancor più critica e in grado di portare il sistema ad un vero e proprio blocco.
Denunciando ancora una volta questi rischi, le Organizzazioni universitarie chiedono al Ministro di valutare la soluzione del “Ruolo Unico della docenza universitaria”, una riforma in grado di risolvere allo stesso tempo le contraddizioni di una gestione delle Università ancora feudale, sebbene ora ammantata di managerialismo, con le relative devianze criminali che spesso le squalificano agli occhi dell’opinione pubblica. Una riforma strutturale capace anche di superare il conflitto tra opportunità di reclutamento per gli attuali precari e le progressioni di carriera dei docenti in ruolo.
L’introduzione di un’unica figura di professore universitario consentirebbe inoltre di applicare la valutazione all’intero percorso lavorativo, anziché concentrarla su rarissimi quanto deflagranti passaggi di carriera di un singolo, togliendo un formidabile strumento di potere alle baronie.
Infine, Il recente decreto per la programmazione triennale impone al Sistema universitario il rispetto di tempi serratissimi per proporre un piano di sviluppo, peraltro in assenza di dati circa i fondi disponibili nel prossimo triennio. Il decreto non ha tenuto conto delle numerose osservazioni (provenienti anche dal CUN) alla bozza curata dal precedente Ministro. Siamo convinti che una interlocuzione con le Organizzazioni dell’Università sarebbe assai utile anche per evitare che la programmazione finisca per diventare sterile, controproducente o uno dei tanti passaggi burocratici con scarsa utilità pratica.
Le Organizzazioni universitarie tornano dunque a chiedere al Ministro, sottolineandone l’urgenza, l’apertura immediata di un confronto costante sulle criticità del sistema universitario e sulle possibili soluzioni.
Roma, 3 ottobre 2013
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Si ripropone il documento con le richieste delle Organizzazioni universitarie. Per leggerlo cliccare QUI
*Questo documento è sottoscritto, oltre che dalla Rete29Aprile, dalle Organizzazioni universitarie che partecipano all’ “intersindacale”: ADI, ADU, ANDU, CIPUR, CISL-Università, CNRU, CNU, COBAS-Pubblico Impiego, CoNPAss, COSAU, CSA-CISAL Università, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Docenti, SUN, UDU, UGL-INTESA FP, UIL-RUA