IL SENATO ACCADEMICO
– ribadisce i contenuti delle mozioni approvate all’unanimità nelle sedute del 21 giugno e del
19 luglio u.s., in particolare per quel che concerne il giudizio sul testo del disegno di legge
1905 attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, testo che, pur licenziato dal
Senato della Repubblica con positive correzioni rispetto alla stesura originale, richiede
ulteriori, significativi emendamenti che riducano le criticità più volte evidenziate dagli
organi di governo del nostro e di altri Atenei, nonché dalla CRUI;
– sottolinea la necessità che la legge salvaguardi il ruolo fondamentale dell’Università
pubblica; mantenga ai futuri organi di governo accademici il carattere di organi deliberanti
in cui sia garantita la piena rappresentatività delle varie componenti; definisca lo stato
giuridico dei ricercatori con pieno riconoscimento delle loro funzioni didattiche; garantisca a
tutti i ricercatori che abbiano conseguito un giudizio di idoneità concorsuale o
un’abilitazione nazionale il passaggio alla fascia dei professori associati; eviti che la nuova
figura di ricercatore a tempo determinato possa costituire una nuova forma di precariato;
– ritiene vitale che siano rimosse le attuali disposizioni penalizzanti per l’intero sistema
universitario (riduzione del FFO, limiti al turn over, blocco degli incrementi stipendiali);
– riconosce la validità della mobilitazione in atto e, al tempo stesso, il ruolo essenziale svolto
dai ricercatori nell’assicurare la copertura dell’offerta didattica delle Facoltà, soprattutto in
una situazione come quella attuale caratterizzata da una drastica riduzione del corpo
docente;
– ribadisce ancora una volta, nello spirito del “patto di solidarietà” enunciato nella Conferenza
di Ateneo del 15 luglio u.s., il proprio appello ai ricercatori, parte essenziale della comunità
accademica, affinché individuino con le altre componenti della docenza forme di
mobilitazione che non compromettano l’offerta formativa e i servizi erogati agli studenti;
– invita le Facoltà a mettere in atto, con piena condivisione da parte di tutte le componenti
accademiche, momenti di riflessione e di sensibilizzazione, specie nella prossima fase di
passaggio del disegno di legge dalla Commissione parlamentare all’Aula, in concomitanza
del quale verrà convocata una Conferenza di Ateneo;
– ritiene opportuno, stante l’attuale situazione e in sintonia con quanto deciso in altri Atenei
italiani, che l’inizio delle lezioni in ciascuna Facoltà venga rinviato di una settimana rispetto
al calendario ufficiale.