Il video che segue è stato ripreso in occasione del ricordo di Arianna a Roma, il 28 gennaio 2023.
Il testo di Arianna è qui.
La ripresa è a 360°: è possibile muovere l’inquadratura trascinandola con il mouse.
Arianna Sacerdoti: una compagna di lotte per l’università pubblica, libera, aperta; una poetessa; una ricercatrice e professoressa, con a cuore studentesse e studenti. Una persona dolcissima, con una sensibilità straordinaria. Una carissima amica di tutte e tutti noi. Ari, ci accompagnerai sempre.
Ancora increduli della notizia della sua morte, riportiamo un suo testo (grazie alla memoria storica di Ludovico Pernazza), che ha voluto regalare alla Rete29Aprile come diario di alcuni momenti delle azioni del 2010 nel tentativo di costruire una Università pubblica migliore, inclusiva e non precaria, e un testo di Luigi Spagnolo che ricorda una delle sue ultime lezioni (forse l’ultima), tenuta presso il dottorato dell’Università per Stranieri di Siena, e rappresenta perfettamente il sentimento di tutte e tutti, nella Rete29Aprile. In fondo al post delle immagini di Arianna in una azione dimostrativa del 2010, alcuni video e link connessi al suo impegno.
Il “tetto” che scotta: studenti, precari, ‘ricercatori’, sessismo, e Antonello Venditti. Roma, Novembre 2010, facoltà di Architettura, “La Sapienza”. (Diario di bordo su taccuino, tra cronaca e lirismo: una narrazione per memoria storica?…) – di Arianna Sacerdoti
di Arianna Sacerdoti, Seconda Università degli Studi di Napoli, Ricercatrice in Lingua e letteratura latina (e poetessa, traduttrice) – membro del Coordinamento Rete 29 Aprile
Stefania, un megafono in mano e tanta luce negli occhi. Un crocicchio di gente attorno a lei. Denuncia i tagli alle Biblioteche, alla cultura. Piazza Fontanella Borghese è fredda, nel pieno di novembre, ma non manca chi si ferma a sentire. Stefania ha un modo accorato di spiegare, di denunciare. Appassiona. Anima forte e fragile allo stesso tempo. Non risparmia nemmeno un granello delle sue forze, non ama i compromessi e le parole di circostanza, è capace di resistere al sonno e alla fame, è la nostra vera pasionaria. Architettura, ricercatrice. [Continua a leggere QUI].
L’ultima lezione di Arianna Sacerdoti
(Luigi Spagnolo, per tutta la R29A)
L’ultima lezione di Arianna Sacerdoti, latinista e poetessa di vaglia, si è tenuta presso il dottorato in Linguistica storica dell’Università per Stranieri di Siena, lo scorso 14 dicembre. La collega Arianna, che ha sempre partecipato con profonda convinzione alle battaglie in favore dell’università pubblica, ha parlato ai dottorandi del rapporto fra Stazio, uno degli autori da lei più studiati, e Dante, soffermandosi, fra i vari temi, su un brano del dodicesimo libro della Tebaide, da lei ritenuto probabile ipotesto dell’analoga similitudine del naufrago di Inf. 1.22-27: «un evento terribile e pauroso, da poco conclusosi, rilascia nell’animo dei personaggi, come reazione prolungata, la turbolenza di emozioni negative. Il tempo lineare della realtà collide col tempo statico e come paralizzato della psiche e del sentire: timore e delirio non terminano al dileguarsi della loro fonte» (L’orrore del ricordare, lo sguardo volto “a retro”: indagini su Stat. Theb. 12, 9-21, «Paideia» LXI, 2006, p. 618).
Di fronte alla prematura scomparsa di una studiosa di soli 43 anni, onesta e appassionata compagna di lotta politica, ci sentiamo tutti sopravvissuti a una tragedia che non è individuale ma collettiva: con Arianna è andata via una parte di noi, forse la migliore, e nel voltarci indietro avvertiamo un senso di sgomento per non essere riusciti a salvarla dal «passo / che non lasciò già mai persona viva». Ogni volta che ci arrendiamo, rassegnati, al regresso politico e culturale di questo Paese, l’immagine di Arianna ci scuoterà dal torpore.
Ci piace trascrivere i suoi ultimi versi (17 dicembre): «la giara di antica / letteratura / mostra che bivi / fanno paura. / Ma io ho scoperto/ come da altura / il tutto, il resto».
Le fotografie che seguono documentano un’azione dimostrativa nel 2010 presso il sito archeologico di Pompei (dove era avvenuto da poco un crollo), realizzata da Arianna assieme ad altre compagne e compagni della Rete29Aprile.
Grazie a Diego Barletta per queste immagini.
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