altro colosseo

altro colosseoLa Rete29Aprile organizza e promuove, assieme a diverse altre organizzazioni e istituzioni, la ScienceMarch di Roma e il comitato nazionale ScienceMarchIT.

L’appuntamento a Roma, per la marcia, è alle ore 15.45 di sabato 22 aprile a piazza della Rotonda (Pantheon), per arrivare fino al cospetto del monumento a Giordano Bruno (martire per la scienza) in Campo de’ Fiori.

Maggiori dettagli, anche sul resto delle iniziative della giornata come il teach-in sulla terrazza del Pincio, sono disponibili sulla pagina FB (https://www.facebook.com/sciencemarchit/) e sull’account Twitter (https://twitter.com/ScienceMarchIT)

Comunicato Stampa QUI. Di seguito il documento sottoscritto dal comitato promotore:

Siamo sia scienziati che appassionati della scienza di tutte le etnie, religioni, identità di genere, orientamenti sessuali, competenze, situazioni socioeconomiche, visioni politiche e nazionalità. La nostra diversità è la nostra forza più grande: la ricchezza di opinioni, di punti di vista e di idee è fondamentale per tutti i processi di ricerca scientifica, sia per i settori umanistici, sia per le cosiddette “scienze dure”. Ciò che ci unisce è l’amore per la scienza e una insaziabile curiosità. Tutti noi riconosciamo che la scienza è ovunque e non può che essere patrimonio di tutte e tutti; che ha effetti sulle decisioni collettive, anche politiche, e che la comunità di chi fa ricerca deve aprirsi maggiormente verso l’esterno. Il ruolo della scienza è anche quello di creare consapevolezza globale e un linguaggio comune e planetario che risponda alle sfide globali come la lotta ai cambiamenti climatici, l’equità sociale, la pace

In questi giorni, gli scienziati degli Stati Uniti hanno deciso di unirsi per organizzare una grande Marcia per la Scienza (#ScienceMarch, @ScienceMarchDC). Altri hanno seguito il loro esempio in tante altre parti del mondo e ora anche qui, in Italia (@ScienceMarchIT), vogliamo aggiungerci alle centinaia di migliaia di persone che hanno già aderito all’iniziativa. La March for Science è una celebrazione collettiva della passione per la scienza, realizzata da tutte le cittadine e i cittadini; è anche un richiamo comune a supportare e tutelare i metodi scientifici e chi opera nell’ambito della ricerca.

L’idea della marcia della scienza parte negli USA, in protesta contro il crescente negazionismo climatico, contro le conseguenti politiche energetiche ad alto impatto ambientale e i consistenti tagli alle politiche ambientali, in particolare al Climate Action Plan. La marcia nasce anche contro i tagli all’istruzione e alla ricerca, e l’incremento delle spese militari.

Non è quindi un caso se la marcia è stata organizzata in una data simbolica, il 22 aprile “Giornata della Terra” a Washington ma si è velocemente diffusa in tante 428 tappe in tutto il mondo. Gli ultimi cambiamenti nell’ambito delle politiche riguardanti la ricerca negli Stati Uniti hanno creato serie preoccupazioni tra gli scienziati; l’incredibile e immediata esplosione di solidarietà ha dimostrato quanto quelle preoccupazioni siano largamente condivise in tutto il pianeta. Il tentativo tutt’ora in atto di caratterizzare i risultati delle ricerche scientifiche come una mera opinione di parte, che ha dato al Governo Federale statunitense la legittimità di rifiutare l’evidenza scientifica, è un problema urgente e critico. È arrivato il momento, per le persone che supportano la ricerca scientifica, di prendere posizione pubblicamente. Anche nel nostro Paese.

Spesso la ricerca è un processo difficile, ma è altrettanto entusiasmante: una tenace costanza nel perseguimento dei suoi obiettivi e la curiosità umana universale sono le speranze più grandi per il futuro. Come scrivono i colleghi statunitensi, questo movimento non può terminare e non terminerà con una manifestazione. E’ fondamentale che in tutto il mondo si continui a difendere il sapere scientifico a tutti i livelli – dalle scuole alle università -, e in particolar modo laddove su di esso non si investe adeguatamente, relegando in una condizione di intollerabile precarietà una gran parte di chi ha la formazione per generarlo.

E’ importante ritrovare il ruolo democratico della ricerca scientifica – sia nelle sue finalità, sia nelle modalità di divulgazione – per renderla patrimonio collettivo a beneficio della comunità, non al servizio degli interessi di pochi. Formazione e ricerca di base non sono un inutile lusso o un costoso fardello, ma un prezioso investimento. Ignorare la scienza è auto-distruttivo, come ci ricordano puntualmente fatti di tragica attualità. Bisogna cessare di considerare come imprevedibili fatalità anche quegli eventi che, per mezzo delle nostre attuali conoscenze scientifiche, sarebbero evitabili o potrebbero avere effetti assai meno gravi.

E’ dunque necessario riaffermare e sottolineare il ruolo della scienza nelle nostre società. A sostegno dell’iniziativa lanciata negli Stati Uniti a favore della Scienza e dei suoi risultati e contro un nuovo oscurantismo, vogliamo promuovere anche in Italia per il 22 aprile 2017 alle ore 16 una marcia con partenza da Piazza della Rotonda e arrivo a Campo dei Fiori.

Dalle 17 alle 19, dal palco della Terrazza del Pincio del Villaggio per la Terra organizzato da Earth day Italia, due ore dedicate ad interventi di scienziati e ricercatori, artisti, collegamenti dalle altre marce europee.

Se vuoi partecipare, supporta l’iniziativa attraverso i social media (#ScienceMarch https://twitter.com/ScienceMarchIT, https://www.facebook.com/sciencemarchit).
Mettiamoci in marcia!