Tritacarne

 

Nelle intenzioni dichiarate dai proponenti della legge 240/10 il reclutamento per i giovani universitari sarebbe dovuto avvenire mediante una tenure track che, dopo un ragionevole periodo di prova, avrebbe dato accesso al ruolo di docente universitario. Come ampiamente preannunciato, l’effetto reale della riforma è stato di generare un enorme riserva di personale ad altissime competenze e senza nessuna garanzia. Questi docenti sono costretti a districarsi in una jungla di figure professionali sostenendo una lotta per la sopravvivenza nella quale pochi fortunati riescono a sopravvivere fino al prossimo turno solo a condizioni di eliminare la gran parte della concorrenza.

Il risultato è ovviamente che la vita di una grande fetta dei docenti nelle aule e laboratori italiani è costretta a lavorare sotto la continua minaccia di espulsione, che si realizza necessariamente per una grandissima quota di persone. Oltre all’ingiusto trattamento loro riservato, le stesse istituzioni che sono incentivate a farne uso subiscono nel lungo periodo il proscigamento di competenze formate e sucessivamente perdute.

La situazione attuale non è più sostenibile. Le organizzazioni riunite nell’intersindacale propongono un incontro il 4 Febbraio a Roma, presso La Sapienza, per discutere delle condizioni del precariato negli atenei e cercare possibili soluzioni.

 

Clicca qui per il comunicato sull’incontro.