La Rete29Aprile ha promosso un incontro pubblico tra gruppi ed organizzazioni che chiedono il ritiro della normativa delle “Cattedre Natta” e il Sottosegretario Nannicini.
L’intero video dell’incontro è visibile a questo link.
Nel ringraziare per l’inedita quanto piacevolmente recepita disponibilità del sottosegretario, dobbiamo però constatare (come potrà fare chi avrà la pazienza di seguire l’intero incontro) che non sono emerse risposte sul merito di un aspetto gravissimo, quello dell’ingerenza della politica sull’Università mediante “Commissioni di nomina governativa” (cit. dal parere del Consiglio di Stato), se non la generica evocazione di casi che, però, appaiono ben diversi (come già documentato da ROARS).
Neppure sulla pesante delegittimazione del sistema, ad esempio assegnando alle “Commissioni di nomina governativa” il compito oggi svolto dalle Commissioni ASN (perché le commissioni nominate dal Governo sarebbero migliori di quelle ASN? Perché elargire milioni di € a “Commissioni di nomina goverantiva” quando l’identica funzione che esse dovrebbero svolgere è già attiva – però a costo zero – da anni?), oppure introducendo di fatto nuovi status (il “professore ordinario del merito” e il “professore associato del merito”), sono giunte risposte convincenti o cambiamenti di rotta.
Allo stesso modo non pare esserci sensibilità sulla possibilità di consentire – a parità di risorse – il reclutamento di un numero quasi quadruplo di colleghi, oggi tenuti nell’intollerabile “recinto” del precariato mediante la sostanziale chiusura dei canali “normali” ed il contemporaneo perdurare di politiche “spot” come le “Cattedre Natta”, utili forse allo storytelling ma fortemente distruttive per il sistema universitario.
Per queste ragioni (per tacer dell’infinito elenco di questioni più tecniche legate al regolamento), pur tornando ad apprezzare l’ampia disponibilità del Sottosegretario a partecipare all’incontro, non possiamo che considerare necessario continuare ad opporci in ogni modo democratico a un provvedimento così straordinariamente dannoso. L’Università italiana non potrà sopportare né una sorta di (costoso!) spoil system cumulativo, grazie al quale ogni Governo avrà lo strumento tecnico per mettere in cattedra i “suoi”, né, anche valutando l’impatto di lungo termine sull’opinione pubblica, la chiamata “governativa” docenti caratterizzati da potenziali rapporti privilegiati con la politica. Come abbiamo già scritto in una lettera al Rettore Manfredi, la ratio di questo provvedimento non è emendabile e il coinvolgimento di qualche illustre referente universitario sarebbe una “foglia di fico” che non surrogherebbe di certo una inesistente condivisione da parte della comunità universitaria.
Le slide utilizzate da Rete29Aprile e da ROARS per sostenere la richiesta di ritiro sono visibili cliccando sulle immagini seguenti: