Ai Magnifici Rettori.
Come certamente saprete il Ministero è in procinto di approvare il DM contenente le soglie per i parametri per le procedure previste dalla Abilitazione Scientifica Nazionale su proposta dell’ANVUR.
La proposta dell’Agenzia di Valutazione ha generato numerose critiche da parte di organi altamente prestigiosi. Per tutti basti citare la Società Italiana di Fisica, l’Associazione Italiana dei Costituzionalisti, la Consulta di Area 10 e diverse altre società scientifiche, la Conferenza dei Direttori di Scienze.
Ma si tratta di conseguenze inevitabili di scelte contro cui ci siamo sempre battuti. Gli organi direttivi del Politecnico di Torino hanno ben inquadrato il problema dicendo che:
“gli indicatori numerici possano essere strumenti tecnicamente adeguati per determinare l’impatto scientifico di una struttura di ricerca ma risultino inadeguati per valutare la qualificazione scientifica dei singoli ricercatori, che non può che essere basata su un processo di peer review in grado di considerare l’intera attività dei candidati (…)“.
Le riserve nostre e di molti docenti e ricercatori italiani nei confronti di questo sistema di valutazione rimangono profonde e strutturali. Si tratta di un sistema superato che non consente di promuovere la qualità della ricerca e un sano turnover generazionale (già inficiato dai tagli insostenibili e irresponsabili alle risorse del sistema universitario).
Ciò nonostante, consapevoli che il notevole ritardo accumulato nella applicazione della nuova ASN rischia di penalizzare particolarmente le categorie più deboli come i colleghi non strutturati, riteniamo sia necessario che gli atenei prendano al più presto una posizione critica per permettere al Ministero di evitare scelte in evidente contrasto con gli interessi dell’Università italiana.
Ricordiamo che il CUN, organo di rappresentanza dell’intero mondo universitario, ha individuato dei correttivi che permetterebbero, quanto meno, di evitare le distorsioni più acute del testo proposto dall’ANVUR, come il trascurare i periodi di congedo obbligatorio e la trasformazione di un processo che la legge prevede valutativo in uno essenzialmente comparativo. Ambedue queste caratteristiche della proposta ANVUR produrranno certamente un ampio quanto giustificato ricorso alla giustizia amministrativa con tutte le conseguenze associate.
Chiediamo che i Rettori si adoperino con tutti i mezzi a loro disposizione al fine di ridurre l’impatto negativo di queste scelte sugli studiosi e sul mondo della ricerca.
Rete29 aprile – Coordinamento nazionale
Per sottoscrivere questa lettera, scrivere a ricercatori@rete29aprile.it