Dopo aver provato a celebrare la chiusura della VQR come un eccellente risultato (avevamo dimostrato l’esatto contrario QUI) adesso l’ANVUR, che a suo tempo aveva sdegnosamente negato alla CRUI una proroga fino a fine aprile (QUI), come nulla fosse RIAPRE I TERMINI PER LA CHIUSURA VQR portandoli al 15 aprile.
Nelle parole anvuriane:
“Ciò al fine di rendere i risultati della VQR 2011-2014 più rappresentativi per tutte le università“
Come avevamo rilevato immediatamente dai dati, la VQR chiusa in modo arrogante dall’ANVUR il 14 febbraio è assolutamente inservibile: ora anche l’Agenzia, indirettamente, lo ammette, ma dopo averci pensato per più di 2 settimane dalla chiusura definitiva (14 marzo). Complimenti per i tempi di reazione!
Verrebbe da pensare ad uno scherzo, ad un pesce d’aprile con due giorni d’anticipo, ma la comprensibile incredulità può trovare il necessario riscontro nel comunicato ANVUR QUI.
Per di più non si tratta di una “semplice” riapertura dei termini: chi ha chiuso non può modificare (e perché mai?). Ha piuttosto tutta l’aria di un incitamento al caricamento forzoso per quei rettori che, per qualche motivo, non avevano fatto in tempo a farlo prima. Dobbiamo dirlo forte, e chiaramente: questo è IN-DE-GNO!
Così la già nulla credibilità della VQR scende sotto zero e l‘intera procedura si espone, in tutta evidenza, ad essere smontata dai già preannunciati ricorsi.
Sembra proprio il de profundis alla VQR bis, ma anche l’ANVUR non ne esce esattamente bene: una lunga sequela di errori, di suggerimenti inascoltati, di correzioni al bando (tre volte ritoccato, poi l’ORCID non più obbligatorio, poi scadenze che saltano a singhiozzo…) degna di dilettanti allo sbaraglio, più che di “professionisti” della valutazione lautamente retribuiti.
A questo punto si farebbe molto meglio ad evitare di buttare i milioni di € (stimati da 70 in su) del costo della procedura, finanziandoci invece una tranche di piano straordinario anti-precariato (lo chiedevamo QUI). Noi ciproviamo, nella speranza che anche questa volta qualcuno si renda conto (anche se tardi, meglio di niente) della realtà, evitando ulteriori passaggi indegni ed enormi sprechi di tempo e denaro.
Se davvero si vuole la primavera, questa è l’occasione per il risveglio!