(eccezionalmente, un giorno solo. A cura di Fiammetta Costa e Ludovico Pernazza)

La CRUI ha scritto delle Raccomandazioni al Ministro [sviluppando argomenti simili a quelli gia` presentati dal CUN]. Utilizzi impropri dei risultati della VQR per fare graduatorie vanno scoraggiati. La Consultazione Pubblica ha raggiunto i 2500 questionari compilati. La prevista visita della Ministro Carrozza nella prossima adunanza ha spinto anche a discutere gli argomenti piu` urgenti da affrontare in quella sede [a causa di cio` questo resoconto e` particolarmente sconnesso, visto che alcuni temi sono stati dibattuti, ma senza che si sia deliberato alcunche’].

Il Ministero ha inviato una circolare in cui preannuncia l’imminente pubblicazione dei Curriculum dei candidati all’Abilitazione Scientifica Nazionale che non hanno ritirato la  domanda e la proroga della scadenza per le Commissioni al 30 settembre.

Il Ministro ha costituito una Commissione per studiare le problematiche relative agli atenei telematici, composta da Stefano Liebman, Marco Mancini e Marcella Gargano.

La vicenda delle Linee Guida sul Dottorato (di cui sono state emanate due versioni a pochi giorni l’una dall’altra da parte dell’ANVUR e da parte del Ministero) ha mosso il CUN a scrivere una mozione chiedendo di chiarire che, come espresso nelle linee guida ministeriali, non ci siano limitazioni nelle denominazioni dei Dottorati, negli ambiti di ricerca cui essi fanno riferimento (cioe` che non debbano ricadere necessariamente in un solo macrosettore) ne’ nella valutazione dei singoli docenti del collegio di Dottorato, che deve invece essere valutato nel suo complesso. Peraltro il Dottorato e` stato oggetto di molti pronunciamenti del CUN gia` in passato, di cui alcuni (6) solo nell’ultimo anno, per ribadire questi aspetti. Tra gli aspetti critici dell’ultimo decreto anche la riserva della possibilita` di organizzare una scuola di Dottorato solo al “primo quartile” dei Dipartimenti di un certo settore: se una riduzione del numero delle Scuole di Dottorato e` probabilmente doverosa, e forse in certi ambiti anche una riduzione del numero dei posti a disposizione all’anno e` benvenuta, privare tre quarti dei Dipartimenti della possibilita` di organizzare un Dottorato sembra eccessivo.

La maggior parte del tempo e` poi stata spesa per esaminare i primi risultati di una ricognizione fatta sull’andamento dei lavori delle Commissioni dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, allo scopo di elaborare una raccomandazione che aiuti le Commissioni nella prossima tornata di abilitazioni e indicazioni per qualche correzione da valutare in vista del prossimo biennio in cui opereranno le nuove commissioni. Sembra ragionevole che ci sia una data alla quale vengano pubblicati ufficialmente i verbali di tutte le Commissioni che avranno finito entro quella data (ad esempio appena dopo il 30 settembre), in modo da evitare due distorsioni: che la presenza di abilitati in date diverse faccia pressione sugli atenei, in un momento in cui peraltro molti di essi stanno per affrontare il rinnovo del Rettore, e che pero` alcune Commissioni i cui lavori si prolunghino oltre la data fissata possano bloccare tutto il procedimento (a questo proposito e` stata approvata una Raccomandazione del CUN). La succitata nota del MIUR ha anche raccomandato l’estensione di “giudizi analitici” delle pubblicazioni dei candidati, ricordando tra l’altro che l’attendibilita` degli indici bibliometrici usati per il calcolo delle mediane non puo` essere del tutto garantita per motivi tecnici. Cio` risulterebbe di fatto impossibile per la maggior parte delle Commissioni, visti i numeri di candidati coinvolti; d’altronde, la giurisprudenza non lo imporrebbe, giacche’ fissati i criteri, l’analiticita` puo` assumere molte forme anche molto sintetiche.

Il Decreto di ripartizione dell’FFO, annunciato a marzo, non risulta ancora pubblicato [la scadenza dei “punti organico” al 30 giugno, pero`, si avvicina].

Sono state dibattute varie proposte per ovviare ai problemi  che l’attuale tornata sta avendo [o causando!], anche proprio per la coincidenza di diverse scadenze che sta per verificarsi. Le differenze di utilizzo delle mediane (non solo tra settori “bibliometrici” e “non bibliometrici”, ma da commissione a Commissione) ha prodotto situazioni (e anche percentuali di ritiro delle domande, ad esempio) molto diverse [qualche correzione anche nel computo dei punti organico per adattarli alla realta` odierna potrebbe anche aiutare a risolvere l’attuale “ingorgo”].

L’autonomia degli atenei e` anche stata molto ridotta dalla procedura AVA, [che per certi versi scavalca alcuni controlli fatti dal CUN in modo indebito].

Sono stati anche accennati altri temi come il meccanismo dei PRIN, le Scuole di Specializzazione medica, il TFA, l’interazione tra laurea ed essame di Stato per Medicina [sperando di avere il tempo di parlarne alla Carrozza]. E` stato deciso che in un intervento introduttivo verranno trattati i temi dell’Abilitazione Scientifica Nazionale e delle possibili revisioni dei settori e delle composizioni delle Commissioni, del reclutamento, della  programmazione e dello sblocco del turn-over, dell’orientamento prima, durante e dopo il corso di studi universitario e dell’accreditamento dei corsi di studio e di Dottorato. Il testo dell’audizione del Ministro offre comunque molti spunti per le successive domande libere.

E` in allestimento una nuova versione del sito Web del CUN (curata tra gli altri da R. Scateni e G. Caputo) in cui i documenti, anche dell’archivio a partire dal 2006, potranno essere ricercati anche tramite parole chiave.

E` stata sbrigata una [modica] quantita` di pratiche di ordinaria amministrazione, come sempre, tra cui l’approvazione di alcuni Ordinamenti Didattici, e sono stati approvati un paio di verbali delle sedute precedenti.