Esserci. – Roma, piazza Montecitorio, giovedì 14 ottobre 2010. Presidio per l’Università pubblica, libera, aperta NB: dopo il rinvio della votazione (ma non della discussione), è ancora più importante esserci! Il presidio è confermato. Appuntamento alle ore 10 a piazza Montecitorio
C’è una buona notizia: se siete tra quelle o quelli che si stanno chiedendo cosa possono fare per l’Università come istituzione, oggi la risposta non è difficile. È necessario essere a Roma, a presidiare piazza Montecitorio il prossimo giovedì, 14 ottobre.
Proprio quel giorno, infatti, sarà in discussione nell’aula della Camera dei deputati il disegno di legge sulla “riforma” dell’Università. Una legge che istituzionalizzerebbe un lunghissimo periodo di precarietà, prima di poter entrare nei ruoli universitari; che, ancor più di oggi, indurrebbe i migliori cervelli del Paese a migrare all’estero, per poter fare buona ricerca; che metterebbe presto in ginocchio le Università statali, favorendo in ogni modo quelle private; che mortificherebbe o negherebbe il diritto all’alta formazione per milioni di giovani italiani; che concederebbe ad avidi speculatori, in gentile e gratuito omaggio, il governo degli atenei statali; che favorirebbe sfacciatamente la gerontocrazia e le baronie, mentre spende vanamente la retorica del “largo ai giovani”!
In quella piazza non ci sarà la CRUI che, premendo irresponsabilmente per un iter forsennato, non può più in alcun modo immaginare di rappresentare le Università, contraddicendo sistematicamente la richiesta – chiara e fortissima in tutti gli Atenei – di discutere una legge che sia PER l’Università e non CONTRO questa istituzione. In quella piazza non ci sarà la cricca di coloro che desiderano mettersi in tasca il sistema universitario pubblico per il loro esclusivo tornaconto.
Quelli che si battono per una università pubblica, libera e aperta, loro sì, loro ci saranno. La Rete29Aprile sarà lì. La buona notizia è che, stavolta, con la nostra presenza più larga possibile ce la potremo fare: facendo sentire in modo alto e forte la nostra voce, la discussione in aula potrà essere rinviata di oltre un mese, dopo la sessione di bilancio che avrà inizio il 15. Da quel momento avrebbe inizio un percorso di discussione che potrebbe portare ad eliminare gli errori più grossolani che la legge oggi presenta. Da quel momento l’università pubblica dimostrerebbe di essersi svegliata da decenni di torpore. Potrebbe essere lunga… portate un sacco a pelo!