Coordinamento UniSa
Comunicato Stampa
Settimana di mobilitazione in difesa dell’Università pubblica
Nelle ultime settimane il mondo della ricerca universitaria italiana, da mesi impegnato in una seria e diffusa mobilitazione, sta manifestando con crescente decisione il proprio radicale scontento nei confronti delle politiche che il governo ha messo in atto nei confronti dell’Università pubblica, oggetto di una serie di provvedimenti legislativi che ne minano in maniera drammatica la stessa sopravvivenza. Non soltanto il Disegno di Legge di Riforma dell’Università proposto dal Ministro Gelmini, di prossima discussione alle Camere, presenta aspetti molto controversi rispetto all’assetto futuro dell’università – uno per tutti, la scomparsa del ruolo di ricercatore a tempo indeterminato e la conseguente, ulteriore precarizzazione della ricerca – ma, ed è dato assolutamente preoccupante, la Finanziaria, attualmente in corso di approvazione, prevede un taglio tanto drastico del finanziamento agli Atenei da mettere seriamente in crisi il funzionamento stesso delle strutture universitarie, ledendo il diritto allo studio degli studenti e riducendo inesorabilmente la qualità della ricerca e della didattica.
Consapevole dei rischi che questa politica comporta, il Coordinamento dei Ricercatori dell’Università di Salerno si è fatto promotore di una serie di momenti di confronto e di discussione che ha portato le singole facoltà ad assumere posizioni di protesta sempre più nette, sfociate in alcuni casi (è quanto accaduto a Ingegneria, a Lettere e Filosofia, a Farmacia, a Scienze Fisiche e Matematiche e a Lingue) nella sospensione dell’attività didattica. Una scelta compiuta con senso di responsabilità che ha dato modo ai ricercatori e ai docenti di confrontarsi con gli studenti, i quali hanno mostrato di comprendere e condividere le ragioni dell’agitazione affiancando il corpo docente in una mobilitazione ormai molto ampia e determinata. In accordo con tutte le componenti della vita universitaria, è stato quindi deciso di portare la protesta in città, con l’obiettivo di dare maggior visibilità ad un disagio che non appartiene soltanto al mondo accademico ma che rischia di avere ripercussioni gravissime sul futuro del nostro paese.
Mercoledì 14 luglio, a partire dalle ore 10,30 un Presidio in Piazza Portanova, promosso dalle assemblee delle Facoltà di Lettere e Filosofia, Ingegneria e Farmacia, proporrà a Salerno un primo, necessario momento di confronto tra le ragioni dei ricercatori, dei docenti e degli studenti e la cittadinanza. In questa occasione verrà consegnato al Prefetto un documento di protesta sottoscritto dai lavoratori – docenti e personale tecnico amministrativo – e dagli studenti dell’Università di Salerno.
Il giorno dopo, giovedì 15 luglio, si terrà nel Campus di Fisciano un’assemblea di Ateneo nel corso della quale verranno discusse le ulteriori forme di agitazione e in cui verrà ribadito come, se non muterà l’atteggiamento del governo, i ricercatori manterranno la propria indisponibilità a ricoprire carichi didattici non previsti dalla legge, mettendo così seriamente in crisi l’inizio del prossimo anno accademico. Una decisione che ha già trovato il sostegno dei professori associati e ordinari di alcune facoltà, che si sono impegnati a non assumere gli insegnamenti lasciati scoperti dai ricercatori, la cui attività didattica, oggi non riconosciuta né giuridicamente né economicamente, è determinante per garantire il funzionamento e la qualità dell’offerta formativa.
Il Coordinamento UniSa invita quindi tutti i ricercatori, i professori, il personale tecnico-amministrativo e gli studenti a partecipare alle due iniziative per chiedere insieme
un maggior finanziamento per la formazione; la libertà della ricerca; il riconoscimento del merito;il diritto allo studio e una reale rappresentanza in tutti gli organi dell’Università.
Il Coordinamento invita inoltre tutti gli Organi accademici (Senato, Consigli di Amministrazione, di Facoltà, di Dipartimento e di Corso di Studio) a farsi carico di rappresentare in tutte le sedi ufficiali il grave disagio in cui versa l’università, trovando forme di lotta comune con quegli atenei che, sempre più numerosi, in tutt’Italia stanno egualmente manifestando per difendere l’università pubblica e dare così una prospettiva concreta di sviluppo alla ricerca e alla formazione del nostro Paese.
mercoledì 14 luglio, ore 10,30 – Presidio in Piazza Portanova a Salerno, seguito dalla consegna al Prefetto di un documento di protesta sottoscritto dagli studenti, dai ricercatori, dai professori e dal personale tecnico-amministrativo dell’Università; giovedì 15 luglio, ore 10,00 – Aula delle Lauree della Facoltà di Ingegneria – Assemblea di Ateneo per discutere di come proseguire la mobilitazione e stimolare la partecipazione attiva di studenti, ricercatori e professori nelle diverse Facoltà. info: iniziativa.ricercatori@gmail.com per contatti Diego Barletta (dbarletta@unisa.it); Fausto Longo (flongo@unisa.it); Stefania Zuliani (szuliani@unisa.it); Antonello Petrella (apetrella@unisa.it) |